Coronavirus, Benevento congelato? Probabilità ai minimi

Si stanno facendo più insistenti in queste ultime ore le voci di una possibile sospensione dei campionati italiani di calcio per rispondere all’emergenza COVID-19 (coronavirus). Il presidente della Figc, Gabriele Gravina, ha convocato per domani (martedì 10 marzo) alle 14:00 un consiglio straordinario in cui si dovrà decidere cosa fare. Il decreto del governo consente che il campionato vada avanti purché si giochi a porte chiuse. E la volontà della Lega di serie A pare proprio che sia quella di andare avanti (la Lega B seguirebbe la sorella maggiore). Ma Gravina potrebbe decidere di fermare tutto, almeno fino al prossimo 3 aprile. A questo punto si aprirebbero diversi scenari, tra cui anche quello di congelare la classifica, di A e di B, senza quindi promozioni o retrocessioni (e senza neanche l’assegnazione dello scudetto). Un evento che potrebbe non trovare applicazione pratica in serie B, considerando che il Benevento (con +22 punti sulla terza in classifica), è già praticamente promossa (alla matematica certezza mancano solo 3 partite su 10 mancanti).

Un seria A a 22 squadre?
Il Benevento è già con un piede (anzi, praticamente tutti e due) in serie A e proprio per questo motivo, nel caso in cui si dovesse decidere di congelare le classifiche a oggi, l’anno prossimo (stagione 2021/2022) potremmo avere un campionato della massima serie a 22 squadre, con la Strega e il Crotone (rispettivamente prima e seconda in classifica, distanziate da ben 20 punti) promosse di categoria. Non si disputeranno invece i play-off, mentre in serie A non ci saranno né vincitori né vinti. I posti in Champions ed Europa League saranno quindi assegnati in base alla classifica pre-sospensione, che oggi vedrebbe in Champions Juventus, Lazio, Inter e Atalanta, e in Europa League Roma e Napoli.
Vista la posizione in classifica del Benevento in Serie B, invece, è altamente improbabile che si decida di non promuovere nessuno nella massima serie. Inoltre, è assolutamente da escludere (come spiega sul suo blog l’ex arbitro Marelli) l’ipotesi che i campionati di B e di A si chiudano con l’eventuale stop che sarà annunciato domani dalla Figc e con l’assegnazione di scudetto, promozioni e retrocessioni (nonché Champions ed Europa League), attraverso spareggi diretti.

Rinvio di Europei e Coppa Italia
Sono naturalmente tutte ipotesi, considerando che non ci sono precedenti in tal senso (bisogna risalire al 1915, quando il campionato fu interrotto il 23 maggio con l’ingresso dell’Italia nella Prima Guerra Mondiale). E tra queste, la più realistica in questa situazione di emergenza è che gli Europei siano rinviati di settimane o addirittura di un anno, dando così la possibilità all’Italia di recuperare le partite e di chiudere le competizioni nell’anno ma oltre il termine ultimo del 24 maggio. Una soluzione che andrebbe incontro anche agli altri Paesi europei. A oggi, in Germania, Francia, ma anche Spagna, non sono stati presi provvedimenti drastici come in Italia. I contagi da coronavirus, però, stanno aumentando un po’ ovunque nel Vecchio Continente e molto probabilmente nelle prossime settimane anche il resto d’Europa dovrà decidere di iniziare a giocare a porte chiuse se non addirittura sospendere i campionati. A quel punto diventerà ancora più probabile un rinvio degli Europei al 2021 per consentire la regolare conclusione dei campionati in tutta Europa.